Premessa
Questo articolo ha l'unica pretesa di indurre chi lo legge ad un ragionamento molto importante, dovete sapere infatti che molto spesso nella pagina ufficiale del blog giungono messaggi di persone che ci chiedono riferimenti di ospedali vicino a loro, noi glieli diamo MA diciamo anche:
informati che impiantano TUTTE le marche di impianto cocleare
perchè? è presto detto... in primis perchè scegliere l'ospedale è un diritto, ma anche perchè molti conoscono i processori(assai, forse troppo, pubblicizzati) ma pochissimi conoscono le caratteristiche della parte interna:
Ogni marca ha una soluzione che potrebbe fare la differenza a seconda del tipo di sordità e del quadro clinico(non esiste la marca migliore in assoluto) quindi perchè limitare la scelta ad una sola marca e non 4?
Proponiamo un estratto di un INTERESSANTISSIMO articolo(invitiamo a leggerlo tutto clicca qui ) dove copiamo e incolliamo i punti che riteniamo fondamentali per la conclusione a cui siamo arrivati. Le informazioni sono il resoconto dell'intervento di:
Stefano Berrettini, direttore dell’Unità di Otorinolaringoiatria, Audiologia e Foniatria dell’Ospedale Cisanello di Pisa
Christian Streitberger del Centro Impianti Cocleari e Protesi Impiantabili dell’Ospedale Generale “Franz Tappeiner” di Merano (Bolzano)
CONCLUSIONE
Ebbene si questo è un articolo atipico quindi partiamo dalla fine, questa conclusione è il motore di tutto il nostro ragionamento:
"...i diversi tipi di elettrodi sono necessari per ogni problematica chirurgica; le cocleostomie hanno dimensioni diverse, se nella finestra rotonda o promontoriale, pertanto è consigliabile sempre una chirurgia soft; un numero elevato di elettrodi è anche garanzia contro le problematiche di rottura di alcuni di essi; e non esistono studi controllati che dimostrano con certezza la maggiore efficacia di un elettrodo, mentre i diversi articoli sono funzionali alle diverse strategie di stimolazione. È inoltre importante ricordare che, per quanto riguarda i pazienti pediatrici, nel corso della vita sarà necessario cambiare l’elettrodo alcune volte...."
SPIEGAZIONE
Questa panoramica sulle caratterische salienti della parte interna delle 4 marche è molto interessante:
"... Le differenze principali consistono nel numero di elettrodi, negli elettrodi perimodiolari o retti, nella profondità di inserzione, nel diametro array degli elettrodi e nella tecnica di inserzione importanti per la chirurgia soft, nella superficie di contatto ad anello o a semianello. A proposito del numero, si notano le varie soluzioni dei produttori:
- ventidue elettrodi attivi per Cochlear
- dodici coppie(ventiquattro elettrodi... ndr) per Med-El
- venti per Neurelec(ora si chiama opticon... ndr)
- sedici per Advanced Bionics
le diverse strategie di processazione del segnale rendono difficile confrontare i risultati. I perimodiolari sono disponibili soltanto da AB e Cochlear, mentre tutte le case dispongono dei retti: la possibilità di avvicinarsi al modiolo e alle cellule dei gangli spirali procura un’eccitazione neurale più focalizzata e altri vantaggi, ma sui reali benefici delle performance uditive con le due soluzioni il dibattito è ancora aperto. Riguardo la profondità di inserzione, Med-El punta su un elettrodo più lungo, fino a trentacinque millimetri, ma il fatto che le coclee non sono tutte uguali discrimina il vantaggio di questa caratteristica..."
in ogni caso è dimostrato che, quando la distanza fra la stimolazione apicale e la stimolazione basale viene aumentata fino a trentuno millimetri, le prestazioni migliorano dal 10% al 30% secondo l’intensità del parlato, e la stimolazione completa della coclea attraverso un array di elettrodi lungo inserito nelle zone più profonde fornisce all’utilizzatore dell’impianto i migliori risultati possibili nella misura di performance del parlato e nella qualità del suono."
DIFFERENZE TRA ORECCHIO ELETTRICO E ORECCHIO NORMALE
Quanti spesso si chiedono questa differenza?
"...Le differenze fra orecchio naturale ed elettrico sono significative: a partire da un pattern di attivazione diverso, che è compresso per il primo e lineare per il secondo; l’attività spontanea, che risulta assente nel caso dell’impianto ed è presente nell’udito normale; e alcune altre caratteristiche tecniche quali la codifica dell’ampiezza e tonotopica. In presenza di un impianto, la percezione verbale è anch’essa variabile: ad esempio, il riconoscimento migliora in maniera proporzionale fra uno e sette elettrodi, ma questo non succede da sette a ventidue; la stimolazione tripolare e quadripolare risulta migliore della monopolare; non viene conservata la rappresentazione tonotopica, invece vengono attivate la memoria e la plasticità uditiva. La letteratura scientifica fornisce risultati non concordanti in caso di impianto bilaterale, mentre per la stimolazione elettroacustica “il successo sembra dipendere dal residuo neuronale a livello delle frequenze acute”, osserva Pietro Scimemi. Inoltre, nel soggetto impiantato manca l’azione sull’orecchio medio e sulla coclea del sistema efferente; e quella dell’orecchio esterno, come la localizzazione sul piano sagittale.
In conclusione, le difficoltà di percezione verbale nel rumore che ancora permangono con l’impianto cocleare mostrano risultati che dipendono criticamente dalle risorse del sistema nervoso centrale e dal messaggio ridondante; cosa che rende complessa la percezione musicale, in quanto quest’ultimo genere di messaggio non è per niente ridondante. Nel bambino piccolo portatore di impianto cocleare, i migliori risultati dipendono dalle risorse del sistema nervoso centrale e dalla riabilitazione..."
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